Quando si lavora con la didattica le idee non devono mai mancare, soprattutto quando si parla di educazione alimentare rivolta ai bambini. Bene genitori, spengete tv e cartoni animati e "dedicatevi" ad un'ora artistica con i vostri figli .... .
L'idea è semplice, si parte da frutta, verdura e fiori, ingredienti indispensabili per ottenere i colori di base. Per verdura e frutta è possibile utilizzare "quella di scarto" le rimanenze del "frigo" che prima di gettarle via è possibile riutilizzarle. Per i fiori le gite nella natura sono un indispensabile toccasana per fisico e mente: se troviamo qualche fiore colorato ... . Oppure ciò che troviamo in giardino.
Come si procede? Per prima cosa bisogna scegliere i colori .... .
Le foglie di spinacio, bietola (ma anche le erbette aromatiche come salvia, prezzemolo e quanto altro) sono essenziali per il verde. Se prendiamo un foglio bianco e "strofiniamo" una foglia, la clorofilla inizia a colorare.... .
Mirtilli, more, ciliegie, lamponi, per il rosso, le carote, arance, mandarini, per l'arancione, le spezie come curcuma, curry, zafferano, per il giallo.
Anche la cipolla, soprattutto rossa colora di un bel marrone dorato come il caffè, cacao ed orzo. Per i fiori invece ci sono meno limiti, l'importante è che siano coloratissimi!
E' possibile inoltre creare sfumature di colore utilizzando "la chimica" in cucina. Il succo di limone, acido se mischiato con il rosso dei mirtilli si otterrà il fuczia o il rosa. Mentre il bicarbonato da cucina (basico) si vedrà che il rosso diventerà blu o celeste.
Ma come faccio ad estrarre il colore?
Una volta che abbiamo scelto il colore da utilizzare (per esempio il verde) iniziamo a sminuzzare la verdura in tanti pezzettini e con le mani. Successivamente con il mortaio (in mancanza anche il frullatore) otterremo un succo colorato che volendo può essere utilizzata come colore ad acquerello. Per avere una consistenza come le tinte commerciali è possibile aggiungere un pizzico di maizena o di farina.
Consigliato per i bambini grandicelli, si può procedere con l'estrazione mediante solvente che richiederà tempi di attesa più lunghi rispetto al primo. I solventi che possono essere utilizzati sono alcol etilico da cucina e l'olio di oliva. All'interno di un contenitore di vetro (da preferire) lasciate macerare per qualche giorno i pezzettini di foglia di verdura o con alcol o con olio. Ovviamente i tempi di macerazione variano dal tipo di prodotto di partenza. Ci possono volere alcuni giorni come venti, ma quello che otterremo è già una tintura diluita oppure un colore ad olio.
Successivamente (ma non è consigliato) in caso di estrazione con alcol, è possibile ridurre la parte liquida ponendo il liquido sul fornello e piano piano portiamo a diminuzione sfruttando l'evaporazione dell'alcol. Importante: l'alcol inizia ad evaporare già ad una temperatura di 70°C rispetto all'acqua che è di 100°C.
Un altro elemento da non trascurare è la quantità di fiori, frutta e verdura da utilizzare per l'estrazione. Ovviamente dipende dai metodi utilizzati e dalla quantità di colore che vogliamo ottenere, però quello che noi utilizziamo è "l'acqua contenuta nelle cellule dei vegetali" i cui colori vengono dati dalla clorofilla, antocianine, flavonoidi, carotenoidi, composti solubili. Sono proprio questi pigmenti che subiscono una variazione di colore col cambiare del pH dell'ambiente e la loro quantità varia da prodotto a prodotto e se questo è fresco (contenete acqua/succo).
E da ora in poi .... via alla fantasia!
L'idea è semplice, si parte da frutta, verdura e fiori, ingredienti indispensabili per ottenere i colori di base. Per verdura e frutta è possibile utilizzare "quella di scarto" le rimanenze del "frigo" che prima di gettarle via è possibile riutilizzarle. Per i fiori le gite nella natura sono un indispensabile toccasana per fisico e mente: se troviamo qualche fiore colorato ... . Oppure ciò che troviamo in giardino.
Come si procede? Per prima cosa bisogna scegliere i colori .... .
Le foglie di spinacio, bietola (ma anche le erbette aromatiche come salvia, prezzemolo e quanto altro) sono essenziali per il verde. Se prendiamo un foglio bianco e "strofiniamo" una foglia, la clorofilla inizia a colorare.... .
Mirtilli, more, ciliegie, lamponi, per il rosso, le carote, arance, mandarini, per l'arancione, le spezie come curcuma, curry, zafferano, per il giallo.
Anche la cipolla, soprattutto rossa colora di un bel marrone dorato come il caffè, cacao ed orzo. Per i fiori invece ci sono meno limiti, l'importante è che siano coloratissimi!
E' possibile inoltre creare sfumature di colore utilizzando "la chimica" in cucina. Il succo di limone, acido se mischiato con il rosso dei mirtilli si otterrà il fuczia o il rosa. Mentre il bicarbonato da cucina (basico) si vedrà che il rosso diventerà blu o celeste.
Ma come faccio ad estrarre il colore?
Una volta che abbiamo scelto il colore da utilizzare (per esempio il verde) iniziamo a sminuzzare la verdura in tanti pezzettini e con le mani. Successivamente con il mortaio (in mancanza anche il frullatore) otterremo un succo colorato che volendo può essere utilizzata come colore ad acquerello. Per avere una consistenza come le tinte commerciali è possibile aggiungere un pizzico di maizena o di farina.
Consigliato per i bambini grandicelli, si può procedere con l'estrazione mediante solvente che richiederà tempi di attesa più lunghi rispetto al primo. I solventi che possono essere utilizzati sono alcol etilico da cucina e l'olio di oliva. All'interno di un contenitore di vetro (da preferire) lasciate macerare per qualche giorno i pezzettini di foglia di verdura o con alcol o con olio. Ovviamente i tempi di macerazione variano dal tipo di prodotto di partenza. Ci possono volere alcuni giorni come venti, ma quello che otterremo è già una tintura diluita oppure un colore ad olio.
Successivamente (ma non è consigliato) in caso di estrazione con alcol, è possibile ridurre la parte liquida ponendo il liquido sul fornello e piano piano portiamo a diminuzione sfruttando l'evaporazione dell'alcol. Importante: l'alcol inizia ad evaporare già ad una temperatura di 70°C rispetto all'acqua che è di 100°C.
Un altro elemento da non trascurare è la quantità di fiori, frutta e verdura da utilizzare per l'estrazione. Ovviamente dipende dai metodi utilizzati e dalla quantità di colore che vogliamo ottenere, però quello che noi utilizziamo è "l'acqua contenuta nelle cellule dei vegetali" i cui colori vengono dati dalla clorofilla, antocianine, flavonoidi, carotenoidi, composti solubili. Sono proprio questi pigmenti che subiscono una variazione di colore col cambiare del pH dell'ambiente e la loro quantità varia da prodotto a prodotto e se questo è fresco (contenete acqua/succo).
E da ora in poi .... via alla fantasia!
Commenti
Posta un commento