A come agricoltura E come come Educazione P come Pedagogia



Parlare oggi di agricoltura, significa inserire nelle attività principali agricole nuove funzioni educative e sociali rivolte a tutte le fasce di popolazione (dai bambini agli adulti compresa l'età geriatrica) contribuendo attivamente allo sviluppo di un territorio. L'agricoltore pertanto si "apre" e si "riapre" ad un nuovo ruolo, contemporaneo se vogliamo .... creando sinergie con i diversi attori sociali pur mantenendo come attività principale la pratica agricola e l'allevamento.
Nel dibattito sull'agricoltura infatti prendono vita diverse esperienze di sicuro impatto sulla società di oggi, ma che possiedono antecedenti culturali e storici non di poco conto. Leggendo "L'agricoltura per i servizi sociali - L'esperienza delle Fattorie Didattiche" dell'Az. La Quercia della memoria, pdf trovato per caso nell'oceano di internet e che mi ha molto incuriosito, emerge che l'agricoltura  possiede in sè per sè alcuni caratteri solidali, come il reciproco aiuto, la sussistenza, l'inclusione che da sempre fanno parte di tale pratica ed elementi dominanti delle famiglie contadine di una volta. Fattori studiati da numerosi studiosi, da Francesco Pascale a Saverio Senni per citarne alcuni italiani, ma anche Urie Brofenbrenner, il cui capolavoro "Ecologia dello Sviluppo Umano" ed osservando attentamente la biografia sua e di suo padre, possiamo notare che già all'epoca (fra 1800 e 1900) alcuni rami del sapere iniziavano ad occuparsi di ambiente e psichiatria, con l'inizio di alcune pratiche educative che vedono nascere la pet terrapy di oggi.
Un'ambiente agricolo che accoglie, avvolge, struttura l'anima, ricco di valori e significato dove la natura stessa detta le "sue leggi" come il rispetto dei tempi di nascita e crescita di una pianta, le stagioni, la cura degli animali, che si traducono in rispetto per gli altri, noi stessi e per il mondo che ci circonda. Lo scambio di mano d'opera, l'accoglienza, la gestione collettiva dei terreni, hanno prodotto caratteri di comunanza, civiltà, gratuità, dove tutti avevano una mansione anche i più deboli. Una storia che vede il mondo agricolo sempre più attivo e attento a pratiche sociali, pedagogiche, psicologiche, mediche, agronomiche e quanto altro, che oggi si racchiudono nella multifunzionalità d'impresa e di un welfar rurale a tutto tondo. In questo contesto di servizi, la pedagogia si ripensa e si trasforma all'interno di una scuola ecologia che permette all'adulto di uscire dalle proprie abitudini ed al bambino ricco di interessi, curioso e intraprendente, la possibilità di toccare con "tutti i sensi" il mondo che lo circonda.

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